Pirolisi – fase avviamento dell’ impianto

All’avviamento un impianto di pirolisi non riesce produrre immediatamente il gas combustibile.

Si utilizza un camino/torcia in grado di esaurire in questa prima fase il “fumo”.

Appena il gas si incendia tramite un sistema di accensione automatico, si comincia a misurare la temperatura di torcia.

Il gas di legna viene esaurito in torcia in tutta la fase precedente all’avviamento del motore del generatore.

In circa 15/20 minuti si passa gradualmente da una fiamma che va sostenuta con la candeletta ad una fiamma ad altissima temperatura, maggiore di 1000 gradi, molto pulita e di un azzurro intenso, che testimonia l’assenza di parti incombuste e di “sooting”, i quali virano la fiamma verso l’arancione/giallo ovvero temperature più basse, sotto i mille gradi.

Appena il gas è maturo, dopo circa 15/20 minuti dall’avviamento del reattore, il gas nella torcia raggiunge una temperatura di combustione molto alta ed è sufficientemente pulita da essere inviato al generatore; potrebbe anche essere utilizzato per altri scopi ove sia richiesto l’uso di un combustibile gassoso, quali fornaci, industria alimentare e via dicendo. Secondo la colorimetria, l’azzurro intenso dovrebbe testimoniare temperature sopra i 1400 gradi

Fiamma di pirolisi nel momento in cui il gas può essere inviato al motore.
Fiamma di pirolisi ad alta temperatura

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Anche il rumore della fiamma rende l’dea della potenza di espansione provocata dalla alta temperatura raggiunta dal gas.

Qualsiasi processo industriale potrebbe beneficiare di questo ottimo succedaneo del gas metano.

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